Siamo entrati nella primavera e siamo di nuovo in zona rossa (chi più e chi meno) e ci sembra che molte cose si ripetano giorno dopo giorno, sempre identiche o comunque limitate nello spazio e nel tempo da regole a cui dobbiamo sottostare.
Come possiamo rinnovare lo sguardo, indossare occhi nuovi per guardare le solite cose, le persone, le pareti del nostro studio, le scrivanie, le facce su zoom, le tastiere del pc, le strade del quartiere, i confini della nostra città o del luogo dove viviamo? La primavera mette il vestito fiammante anche quest’anno. Tenacemente ci dice che tutto ricomincia.
Ci viene in mente la canzone di De André, Un ottico che se non conoscete, vi invitiamo ad ascoltare (oppure a riascoltare)
Daltonici, presbiti, mendicanti di vista
Il mercante di luce, il vostro oculista
Ora vuole soltanto clienti speciali
Che non sanno che farne di occhi normali
Non più ottico ma spacciatore di lenti
Per improvvisare occhi contenti
Perché le pupille abituate a copiare
Inventino i mondi sui quali guardare
Anche noi vorremmo avere uno spacciatore di lenti, perché non è sempre facile mantenere uno sguardo fresco nelle nostre giornate. L’abitudine di per sé è una cosa normale che ci permette di vivere la realtà di tutti i giorni. Pensate se dovessimo ricominciare sempre daccapo stupendoci di tutto, probabilmente non ce la faremmo.
Ma esercitare il nostro sguardo a “guardare”, e non solo a vedere, le cose che ci circondano, si può fare. È un esercizio che richiede innanzitutto il desiderio di non inserire il pilota automatico nelle nostre giornate. In questo gli artisti sono privilegiati. Il fotografo Luigi Ghirri, nel 1974 ha scattato 365 foto del cielo diurno. Come lui stesso diceva “365 possibili cieli”. Tutte quelle immagini vanno sotto il titolo di ∞ Infinito. Le trovate qui
Cerchiamo, nelle giornate, il nostro ottico personale, la persona o le cose che possono risvegliarci dalla nostra quotidianità distratta!